Il nuovo primato della politica

foto 2011(pubblicato sul quotidiano Alto Adige del 21 agosto 2014)

Sono passati sei mesi dall’insediamento del governo Renzi e, com’è normale che sia, sta passando anche la luna di miele che accompagna ogni nuovo governo. Difficile fare un bilancio, sia perché sei mesi sono decisamente pochi per valutare l’operato di qualsiasi governo – che si giudica spesso a distanza di anni, di lustri o perfino di generazioni – sia perché l’agenda dell’attuale governo è particolarmente ambiziosa, e giustamente lo stesso Renzi ha indicato un orizzonte di almeno mille giorni per la rimessa in moto del Paese.
La cultura politica italiana è purtroppo ormai scaduta a livello di tifoseria da stadio, per cui si “ama” o si “odia” a prescindere dal merito, per cui ahimè ci sono gli entusiasti del dinamismo e della “rottamazione” e gli altezzosi che disprezzano gli annunci. Ma non è questo il punto, o meglio, lo sarebbe, ma il cambiamento della (in)cultura politica del Paese richiederà molti anni anche se la politica smettesse di fare errori.

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