Riforma costituzionale: il mio intervento in aula (17/07/2014)

Foto FP giu 2014 Riforma costituzionale: il mio intervento in aula (17/07/2014) 283a Seduta (pomeridiana) Assemblea – Resoconto stenografico 17 luglio 2014
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il senatore Palermo. Ne ha facoltà.
PALERMO (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE). Signora Presidente, ringrazio i relatori e i colleghi della Commissione affari costituzionali per il lavoro costruttivo svolto. È stata un’esperienza umanamente molto interessante. Si è già detto moltissimo su questi temi, per cui non tornerò su quanto detto da molti. Cerco di soffermarmi su quattro elementi che, a mio avviso, non sono stati evidenziati in modo sufficiente durante la discussione. Il primo punto concerne aspetti tecnici, modifiche apportate che, secondo me, hanno una portata significativa superiore alla scarsa attenzione che si è loro dedicata. Il testo, in realtà, in alcuni passaggi opera una manutenzione al funzionamento del sistema decisionale, non soltanto la semplificazione dell’attività legislativa e del rapporto di fiducia, ma anche la previsione dell’omogeneità dei decreti, l’introduzione di norme per la riduzione del ricorso alla decretazione di urgenza e importanti interventi in tema di elezione del Presidente della Repubblica; ma anche introduzione del ricorso preventivo alla Corte costituzionale in materia elettorale, la costituzionalizzazione dello statuto delle opposizioni, disposizione per aumentare l’efficacia dell’azione di Governo senza costringerlo a ricorrere troppo frequentemente al voto di fiducia.